white horse inside stable
Visita clinica

L’esame clinico – cute, sottocute e mucose apparenti

Continuiamo il nostro viaggio analizzando il quindi e il sesto punto dell’EOG

  • Cute e sottocute
  • Mucose apparenti

Leggendo questo articolo imparerete a:

  • Valutare in modo approssimativo lo stato di idratazione del vostro cavallo
  • Valutare lo stato delle mucose, con particolare riferimento al colore e al tempo di riempimento

Cute

La cute è l’organo più esteso dell’organismo e svolge diverse importanti funzioni:

  • Protettiva
  • Endocrina
  • Immunologica
  • Sensitiva, essendo dotata di una fitta rete di recettori
  • Termoregolazione
  • Mantenimento dell’equilibrio elettrolitico

Possiamo dire che rappresenta il riflesso delle condizioni generali del cavallo:

Nella prima immagine vediamo un cavallo con il pelo lucente e uniforme; possiamo apprezzare delle zone più chiare a livello di piano nasolabiale, orbita, art. del gomito e del ginocchio, ventre: questo è probabilmente legato all’avvicinarsi della stagione estiva, dove tipicamente cavalli dal mantello più scuro tendono a schiarire, in alcuni casi presentando anche delle pomellature sui fianchi e sul dorso.

Nella seconda immagine il pelo si presenta arruffato, non uniforme: è un caso di irsutismo di cui sarà da indagare la causa sottostante.

Si parte da una prima analisi del pelo, che deve essere folto, lucente, uniforme e seguire un andamento fisiologico.

Il remolino è una fisiologica variazione dell’andamento del pelo. Questo cavallo ne presenta uno sulla fronte.

Il colore può variare in senso fisiologico (il cavallo che invecchia presenterà crini e pelo bianchi in alcune zone) o patologico.

E’ importante ricordare che le alterazioni della cute possono essere il riflesso di patologie sistemiche (pensate a quando abbiamo parlato del morbo di Cushing).

L’esame è volto anche ad apprezzare eventuali lesioni primarie (come possono essere vescicole e noduli) e secondarie, che sono una complicanza delle precedenti (come ulcere, piaghe, ragadi, croste).

Le immagini sottostanti rappresentano alcuni dei quadri più frequenti di lesioni cutanee:

Un’importante valutazione che può essere fatta dal proprietario è l’esame della plica cutanea al fine di avere un’idea generale dello stato di idratazione del cavallo. Per svolgere questa semplice manovra basterà sollevare un lembo di pelle dal collo e rilasciare immediatamente, valutando quanto tempo ci impiega a ritornare nello stato di partenza.

In un soggetto clinicamente sano la plica ritorna in sede in 3-4 secondi.

Segni clinici che ci possono indicare un grave stato di disidratazione sono:

  • Enoftalmo (infossamento del bulbo oculare)
  • Secchezza delle mucose (vedi dopo)
  • Perdita di peso
  • Estremità fredde
  • Ipotermia
  • Aumento del TRC (vedi dopo)
  • Depressione del sensorio (non ti ricordi cosa significa? Leggi questo articolo!)

Sottocute

L’esame del sottocute è volto ad evidenziare l’eventuale presenza di edema o infiltrazioni di gas.

Con il termine edema si indica una raccolta di liquidi nel comparto intercellulare, nel connettivo interstiziale dei tessuti o in cavità naturali. Tra le cause più frequenti di edema annoveriamo:

  • Scompenso cardiaco congestizio
  • Tamponamento cardiaco
  • Epatopatie
  • Nefropatie
  • Sindromi da mal assorbimento
  • Malnutrizione
  • Infiammazioni
  • Tromboflebiti localizzate
  • Linfangiti

Mucose apparenti

E’ un esame di tipo ispettivo che, generalmente, si limita all’osservazione delle mucose oculocongiuntivali e orale; altre mucose esplorabili sono quella nasale, rettale, vaginale/vulvare e peniena, che però vengono indagate soprattutto durante l’esame obiettivo particolare dei singoli apparati.

Esame della mucosa oculocongiuntivale

Attenzione: non tutti i cavalli tollerano bene questa manovra, per cui assicuratevi la messa in sicurezza prima di tutto!

Per osservare la mucosa oculocongiuntivale, ci si pone a lato dell’animale e, per contenere l’animale, ponete la mano sul dorso del naso (non come ho fatto io prendendo Logan per la capezza). Con l’indice dell’altra mano sollevate la palpebra superiore, premendo leggermente. Contemporaneamente, con il pollice abbassate la palpebra inferiore.

Mucosa orale

Attenzione: non tutti i cavalli tollerano bene questa manovra, per cui assicuratevi la messa in sicurezza prima di tutto!

Per osservare la mucosa orale, fatevi tenere il cavallo da un aiutante (non prendetelo per la capezza), quindi sollevate il labbro superiore.

In tutti gli animali, la mucosa si presenta normalmente rosata, brillante, lucida con trama vascolare appena accennata. Possibili variazioni di colore sono:

  • Pallide a seguito di anemia o vasocostrizione periferica
  • Porcellanacee per gravi anemie
  • Congeste a seguito di fenomeni infiammatori
  • Rosso mattone da grave congestione o sepsi
  • Violacee da insufficienza respiratoria, shunt cardiaci, trombosi
  • Itteriche da iperproduzione di bilirubina, da danno epatocellulare o da ostruzione al flusso della bile

Possiamo apprezzare anche piccoli sanguinamenti da danno capillare, come petecchie, ecchimosi e soffusioni emorragiche.

Quando valutiamolo stato delle mucose, possiamo anche calcolare il TRC, ovvero il tempo di riempimento capillare: a livello di mucosa orale, premo sulla mucosa in modo da arrestare il flusso di sangue nell’area, quindi conto quanto tempo ci impiega a tornare di un colore fisiologico. Normalmente il TRC è di circa 1-2 secondi; può aumentare in corso di disidratazione e di shock, tranne nel caso dello shock settico dove invece tende a diminuire.

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